Barocco e mare. Autunno nel Salento

Tra Lecce e le sue chiese, Copertino e Gallipoli, fino a Santa Maria di Leuca ed Otranto un itinerario tra due mari per scoprire le bellezze dell'estremo orientale della penisola.

 

E’ sempre stagione di Salento. A fine autunno si trovano spesso giornate di sole terse e luminose, non fredde, qualche volta un po’ ventose, ma con il vantaggio di evitare la folla dei vacanzieri estivi. E’ la stagione migliore per assaporare i ritmi lenti di questa terra dove la storia ha lasciato tracce in abbondanza, dagli uomini delle caverne ai messapi, ai greci e ai romani e dove la generosità dei prodotti agricoli a partire da vino e olio ha sviluppato nel tempo una tradizione gastronomica d’eccellenza. Il Salento va scoperto in macchina, grazie anche a una fittissima rete di strade provinciali spesso semideserte. Per chi non vuol misurare tutta la lunghezza della Puglia arrivando in macchina dal nord, l’accesso usuale è dall’aeroporto di Brindisi con autonoleggi a partire da una ventina di euro al giorno: Lecce dista mezz’ora di superstrada a quattro corsie. E’ una città solare che fa innamorare a prima vista per l’aspetto da salotto con i pavimenti delle strade del centro lucidi e lastricati in pietra, i grandi palazzi nobiliari dalle facciate maestose, le chiese barocche come il duomo, la basilica di Santa Croce con il grande rosone, e poi San Niccolò e Cataldo, Santa Chiara e almeno un’altra decina, nonché per l’anfiteatro che dà sulla centralissima piazza di Sant’Oronzo animata a tutte le ore del giorno e della notte da una popolazione giovane che è abituata a vivere all’aperto. I migliori alberghi del centro sono il Patria Palace e il Risorgimento Resort.

 

Ma è il periplo della penisola salentina che porta a scoprire paesi e cittadine della provincia dove si mostra l’anima più vera di questo teritorio. A pochi chilometri da Lecce, Copertino vanta un massiccio castello cinquecentesco e un curioso santo protettore: il secentesco San Giuseppe “dei voli”.  Patrono aeronautico per la sua levitazione ascetica, è anche patrono degli studenti, perché pur privo di istruzione fu ammesso all’ordine dei francescani senza superare alcun esame. Anche Galatina è un paese dell’interno da visitare per la basilica di Santa Caterina di Alessandria, dalla facciata romanico pugliese e cinque navate con preziosi affreschi; si può dormire a Palazzo Baldi. Si giunge alla costa ionica a Gallipoli, la “città bella” secondo l’antico nome della colonia greca, il cui nucleo antico è abbarbicato su uno stretto promontorio e su un’isoletta calcarea circondata dal mare. Case bianche dai cortili nascosti, palazzi nobiliari convertiti in bed&breakfast, stretti vicoli che danno su piazzette silenziose, chiese barocche a profusione creano un ambiente urbano intatto molto piacevole da esplorare a piedi, dove non manca la cattedrale e il castello, su disegno rinascimentale di Francesco di Giorgio Martini, a difesa dell’antico porto peschereccio di Canneto. Mentre la strada di scorrimento viaggia verso sud all’interno, le spiagge si alternano alle riserve naturali sul resto del litorale ionico che raggiunge capo Santa Maria di Leuca. Oltre alle tante masserie in campagna, quasi tutte aperte però solo in estate, in questa zona gli hotel Caroli permettono cinque diverse sistemazioni.

Nel punto estremo del tallone d’Italia si apre una piazza metafisica che sarebbe piaciuta a De Chirico: al centro una colonna corinzia del 1694 ricorda lo sbarco su questi lidi San Pietro diretto a Roma; una seconda colonna fu eretta per il giubileo del 1900 e a strapiombo sul mare l’alto faro bianco di Leuca illumina le acque dei due mari a grande distanza. Sulla piazza è luogo di culto fin dall’antichità la basilica di Santa Maria de Finibus Terrae, oggi di aspetto settecentesco. Una scalinata con cascata monumentale conduce al porticciolo turistico di Leuca e si conclude con una colonna romana collocata nel 1939 per celebrare il completamento dell’Acquedotto Pugliese.

 

 

 

Risalendo lungo la costa adriatica nel parco naturale Otranto-Leuca in un paesaggio di bianche pietre carsiche e di ulivi si notano i tanti resti delle torri di avvistamento dei saraceni. A Tricase, nell’interno, oltre alla chiesa Matrice barocca con dipinti del Veronese e di Palma il Giovane, si trovano gli esemplari secolari della quercia vallonea, meraviglia della flora salentina. Arroccato su un promontorio che domina la sua marina, Castro è un tipico borgo medioevale pedonale, base di partenza per l’escursione alle grotte circostanti sul mare, alcune accessibili a piedi, altre in barca: la più nota è la grotta Zinzulusa. Santa Cesarea Terme è una località di villeggiatura che precede il capo più orientale d’Italia che prende il nome dalla vicina Otranto, dal nucleo antico chiuso da possenti mura sul mare. Vibra ancora nelle stradine in pietra tra mura e castello aragonesi l’aura dell’assedio turco del 1480 che si concluse con la strage degli 800 martiri le cui ossa sono ancora conservate in una cappella della cattedrale romanica, notevole anche per il mosaico sacro dell’albero della vita che orna il pavimento. L’area verde dei laghi Alimini, le pinete e le dune di Torre dell’Orso e della riserva naturale di San Cataldo completano il tour e riportano alla periferia di Lecce.


LA BELLEZZA DEL MARE SALENTINO



Lecce - FishDirect. Dal mare alla tua tavola. Senza intermediari.


Avere il pesce fresco di giornata direttamente sulla propria tavola, dal pescatore al consumatore, oggi si può grazie ad un progetto che si chiama “FishDirect”, un sistema informatizzato articolato in due applicazioni mobile, una specifica per i pescatori e l’altra dedicata agli utenti finali, e un portale web www.fishdirect.it.

Questo sistema è stato pensato e realizzato per gestire la tracciabilità del pescato nell’area del GAC Adriatico Salentino e per favorire la vendita diretta del pesce attraverso l’utilizzo, appunto, di un’app Android o IOS da scaricare gratuitamente che consentirà, registrandosi, di ricevere informazioni dettagliate sul prodotto in arrivo nei punti di sbarco sull’Adriatico, come ad esempio prezzo, quantità e tipologia del prodotto pescato.

Il tutto, praticamente, in tempo reale, perché sono gli stessi pescatori a caricare i dati sulla app, mentre i potenziali clienti potranno prenotare il pesce che desiderano e poi andarlo a ritirare al porto prescelto, una volta rientrata l’imbarcazione che lo trasporta. 

Il progetto, finanziato dal GAC Adriatico Salentino, è realizzato dalla cooperativa Elif. Ad illustrarne i dettagli sono stati Francesco Pacella e Giuseppe Scordella, presidente e direttore del GAC Adriatico Salentino, e Giuseppe Santoro, responsabile del progetto FishDirect. 

Ma come funziona? 

L’app mobile per i pescatori permette loro, in pochi minuti e con poche semplici operazioni, di inserire tutte le informazioni relative al pescato direttamente dalla barca, censita con il suo stesso nome: basta un tablet collegato ad Internet. Si può inserire il tipo di pesce pescato, la quantità, il peso e la qualità (prima, seconda o terza scelta). L’interfaccia grafica è molto intuitiva in modo da non sottrarre tempo prezioso all’attività di pesca. In più, può essere personalizzata a seconda delle esigenze di ogni singolo pescatore. Nel menu principale, c’è la possibilità, quindi, di inserire una nuova uscita con tutte le informazioni sul pescato di quella determinata giornata, ma c’è anche una sezione dedicata allo storico di quella specifica imbarcazione, un’altra per controllare il meteo che in mare è sempre importante e anche, laddove ce ne fosse la necessità, la possibilità di effettuare una chiamata di emergenza. 

L’app mobile per gli utenti finali, invece, ha funzionalità molto simili a quelle del portale web. Il suo punto di forza è un’interfaccia schematica e immediata che può essere consultata anche da turisti o da chi è di passaggio nelle marine di riferimento. Dopo aver scaricato gratuitamente l’app da Apple Store o Google Play, a seconda del tipo di telefono e di sistema operativo che si possiede, è sufficiente registrarsi inserendo i propri dati e poi impostare le proprie preferenze personali (porto, tipologia di pesce, pescatore, ecc.). Si riceverà una notifica al momento dell’uscita in barca del pescatore con una previsione sul tipo di pesce che potrebbe essere pescato e si potrà, quindi, cliccare sulla notifica per manifestare il proprio interesse. Una volta conclusa l’uscita del pescatore, si riceverà un’altra notifica con il dettaglio di ciò che effettivamente è stato pescato e si potrà prenotare e poi ritirare entro un certo orario al porto prescelto. Ai pescatori visualizzerà l’elenco delle prenotazioni che sono state effettuate. 

Lo scopo ultimo di FishDirect è quello di tutelare le esigenze del consumatore rendendo più semplice la possibilità di acquistare un prodotto di qualità a un prezzo più conveniente, perché non ci sono intermediari, e, nello stesso tempo, di incrementare l’opportunità per i pescatori di vendita diretta del pescato. Inoltre, questo sistema permette la raccolta sistematica di informazioni proprio relative all’area del GAC Adriatico Salentino, consentendo, quindi, di monitorare e tracciare il pescato e anche di scegliere le più opportune strategie di intervento per favorire lo sviluppo costiero e la valorizzazione delle risorse disponibili.

FishDirect è finanziato dal GAC Adriatico Salentino nell’ambito del FEP 2007-2013, mis. 4.1 “Sviluppo delle zone di pesca” Az. 4.a.4 Rafforzare la competitività nelle zone di pesca – Fishdirect, e realizzato dalla cooperativa Elif.

Il Gruppo di Azione Costiera (GAC) Adriatico Salentino è una società consortile pubblico-privata nata per favorire lo sviluppo costiero della zona di pesca che comprende i territori comunali di Vernole, Melendugno, Otranto, Santa Cesarea Terme, Castro e Diso.

ELIF, con sede a Lecce, è un team di sviluppo giovane, che comprende architetti e strateghi IT, sviluppatori, grafici e designer UI e web. La mission è quella di sviluppare il miglior tipo di soluzione IT in ambienti complessi ed eterogenei.